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(1400) Ancora sulle iniziative di Benedetto Mangiadori e altri
«A
dì 12 di Novembre 1400 Salvestro di M. Filippo Adimari rivelò a'
Signori di Firenze come S.
Miniato di
Ugucciozzo de' Ricci haveva richiesto di consentire uno trattato, il
quale lui, & altri havevano ordinato di levare romore in Firenze
insieme con usciti che entrerebbono per la pescaia con fanti à dì
15 alle sette hore & intendersi con più cittadini che 'l
sapevano, & doveano uccidere M. Rinaldo Gianfigliazzi & più
altri cittadini, & poi mutare il presente stato, i Signori subito
posono i rimedij opportuni, & feciono pigliare il detto S.
Miniato &
dieronlo al podestà ad esaminarlo, il quale tormentato subito
confessò, & affermò essere vero, & come era ordinato in
Bologna, & disse chi v'era colpevole, poi à dì dicianove egli
fu tagliato il capo in su la piazza di Santa Croce, che la grande
calca e romore non si poté conducere al luogo della giustizia, &
in questi dì veniva da Bologna Francesco di Tommaso Davizi, &
uno figliuolo di messer Piero [Domenico] Bonini d'età d'anni
diciotto, i quali erano stati abominari da S.
Miniato per
mettere ad essecuzione detto trattato insieme con gli altri &
furono presi à Barberino, e menati à Firenze & esaminati dal
rettore, & trovati colpevoli fu decapitato detto Francesco &
il garzone per la giovanezza campò la vita, ma pagò fiorini mille,
& fu mandato a' confini e sbandito, & nominarono costoro più
altri colpevoli, che non haveva fatto S.
Miniato, per
questo si die balia pe' consigli à certo numero di cittadini, i
quali insieme con la Signoria & altri ufici facessono ordini &
ogni rimedio, che alloro paresse intorno a questo male, i queli
ordinarono, che certi principali abominati fossono sbanditi &
rubelli, & chi gli uccidesse dalle dugento miglia in qua havesse
certa quantità di danari, acciò che stessono dilungi, i nomi de'
quali furono questi, Salvestro e Tommaso di M. Rosso, & Ardingo
di Ugucciozzo tutti della famiglia de' Ricci, Gherardo di messer
Benedetto, & Piero [Domenico] di messer Bartolommeo degli
Alberti, Antonio di Giovanni de' Medici, Benedetto
Mangiadori da S. Miniato,
e Filippo da Zollaia, & altro, & provorono d'ufici alquanti
della famiglia de' Medici, & quasi tutta quella de' Ricci, &
tutti gli Alberti, eccetto i figliuoli di messer Niccolaio, dipoi à
pochi dì il podestà die bando di rubello à sopradetti & più
altri in grande numero [...]».
Piero
[Domenico] Buoninsegni, Historia
Fiorentina, appresso
Giorgio Marescotti, Firenze, 1581, Libro Quarto, pp. 757-758.
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