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(1336) Genti di Mastino della Scala guastano alcuni centri del
territorio sanminiatese
«Adì
25. Di Luglio la gente di M. Mastino, che era in Lucca in numero di
400. Cavalieri, cavalcarono a Buggiano, & poi a Cerreto Guidi, e
trovandolo sproveduto, perché gran parte della gente de’
Fiorentini erano iti a Pistoia alla festa di S. Iacopo presono il
Borgo con grande danno d’arsione, & di preda, & di poi adì
5. d’Agosto la medesima gente, & molto più in numero di
ottocento guidati da Giapo degli Scolari ribello di Firenze si
partirono da Lucca, & guadarono Arno, & guastarono il Borgo a
Santa Fiore, & altre Ville di San
Miniato, &
stettonvi intorno due dì furono assaltati dalle genti de’
Fiorentini, che erano in Empoli, & nell’altre Terre, & con
grande paura si partirono in rotta, parte dalla Gusciana, & parte
pel contado di Pisa, & rimasonne molti, & morironne tra via,
& se fossino stati seguitati non ne campava resta, & per
questa cavalcata ordinò il nostro Comune, che parte delle mura
d’Empoli, & di Puntormo cadute pel diluvio si rifacessino, &
il Borgo di Cerreto, & qyello di Montelupo, & altre cose
bisognose a’ ripari facendo alle Castella certe immunità, &
franchigie, & di nuovo s’ordinò in Firenze grossa cavalcata à
Lucca per vendetta di questa, & per osservare la promessa fatta
nella Lega co’ Viniziani»
Piero
[Domenico] Buoninsegni, Historia
Fiorentina, appresso
Giorgio Marescotti, Firenze, 1581, Libro Secondo, pp. 288-289.
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