lunedì 22 luglio 2024

LO SCOPRIMENTO DELLA COPIA DEL BASSORILIEVO DI GIROLDO DA COMO – 22 LUGLIO 2024 NELL’80° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DEL DUOMO DI SAN MINIATO

Il 22 luglio 2024, in occasione della commemorazione nell’80° anniversario della Strage del Duomo di San Miniato, è stata scoperta la copia del bassorilievo di Giroldo da Como. L’originale, conservato presso il Museo Diocesano d’Arte Sacra e raffigurante il tema iconografico dell’Annunciazione, proprio la mattina del 22 luglio 1944, venne danneggiato dalla cannonata statunitense che determinò la morte di 55 civili.

Il bassorilievo di Giroldo da Como danneggiato
Foto Cesare Barzacchi (luglio-agosto 1944)

La cerimonia di scoprimento è stata officiata dal Vescovo di San Miniato mons. Giovanni Paccosi ed ha visto la partecipazione di numerose autorità.
Di seguito il video del momento dello scoprimento, qui pubblicato per gentile disponibilità dell’autore Michele Fiaschi.


Di seguito la trascrizione del discorso pronunciato dal Vescovo Paccosi:

Il 22 luglio 1944 a San Miniato, proprio qui, una bomba uccise 55 innocenti, che avevano cercato riparo tra le mura della Cattedrale che, come un luogo sacro, avrebbe dovuto proteggerli dalla violenza degli scontri e dai bombardamenti.

Per questo mi appresto a ricollocare, nel punto previso dove si trovava fino a quel giorno, il bassorilievo di Giroldo da Como, che è l’unica opera superstite della primitiva chiesa, che poi sarebbe diventata la Cattedrale. Proprio lì [indicando il luogo dove è collocata l’opera] fu oggetto dell’impatto con la bomba che, entrando da quella finestra che ora è chiusa [indicando l’apertura semicircolare, oggi tamponata], la spezzò, senza distruggerla, […] poi rimbalzò e scoppiò in mezzo alla gente.

L’opera fu raccolta nei vari pazzi e ricomposta, pochi anni dopo, senza ricostruire le parti mancanti, nel Museo Diocesano dove si trova attualmente. Si lasciò rotta l’immagine proprio a ricordare la strage, ma la sua collocazione ne fece perdere poi il ruolo di testimone muto dell’orrore e le parti mancanti resero anche impossibile comprenderne il valore altissimo da un punto di vista artistico e anche il suo valore storico. Diciamo così, cadde un po’ nell’oblio.

Rivederla qui, come faremo adesso, in una copia fedele, fatta con le tecniche della scansione 3D e con l’opera artistica di coloro che l’hanno realizzata, è una documentazione che abbiamo potuto fare grazie alla reintegrazione delle parti mancanti, grazie a delle foto a grande risoluzione che l’Archivio Alinari conservava. E quindi la possiamo anche apprezzare nel suo valore artistico e simbolico, oltre che per la sua importanza storica.

Come vedrete, si è voluto apporre una luce rossa, che provenendo dalla finestra riproduce la traiettoria della cannonata, a ricordo di quella mattina. Colpisce proprio come la bomba colpì proprio il cuore della Madonna nell’immagine, quasi a significare che quel colpo spezzò il cuore della comunità civile e religiosa di San Miniato, che da quasi otto secoli si ritrova in questa Cattedrale per celebrare le gioie e i dolori della Città.

Ci sarebbe molto da dire anche sul valore storico di quest’opera d’arte, che fu fatta realizzare nel 1274 – sono 750 anni - da quel Dego de’ Cancellieri che proprio solo in quell’anno fu Podestà del Comune San Miniato. Fu nominato dal Re Carlo d’Angiò e dal Papa Beato, Gregorio X, per sottrarre San Miniato dal controllo imperiale. Infatti di lì a poco, i Vicari poi lasciarono San Miniato e la città fu libera. […] Sono lieto che l’Accademia degli Euteleti, con una decisione presa già prima di questa iniziativa, ha deciso di dedicare un convegno di studi, il primo dedicato proprio a Giroldo da Como e a quest’opera così importante da riscoprire. Nella legenda abbiamo posto sotto l’immagine un codice QR, [che rimanda ad una pagina] in cui si può trovare una spiegazione dettagliata dell’opera e soprattutto dei fatti di quel giorno. Tutti coloro che entrano qui – entrano anche tanti turisti – possano vedere e capire.

Ringrazio tutte le autorità presenti, ma in particolare la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato: con il contributo economico che ci ha elargito ha reso possibile questa iniziativa. Poi ringrazio la ditta Paolo Costa di Carrara, per la realizzazione della copia con le moderne tecniche di lavorazione e con tanta maestria. E poi ringrazio Opera Laboratori per l’illuminazione, la Soprintendenza di Pisa che ci ha seguito in questo lavoro e la nostra Elisa Barani che ha seguito passo passo il processo di realizzazione dell’opera che ora scopriamo.

La locandina dell’iniziativa
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