BALCONEVISI
[Comune di San Miniato]
«BALCONEVISI
già VALCONEVISI.
Borgata che fu castello
nel Val d’Arno inferiore sulla vallecola dell’Evola, con chiesa
parrocchiale (S.
Jacopo).
Prepositura del Caposesto di Montopoli, Comunità, Giurisdizione e
Diocesi di S. Miniato, che è 4 miglia toscane settentrione greco,
Compartimento di Firenze.
Questo
castello è ora un villaggio sparso sulla costa delle colline che
separano il valloncello dell’Evola da quello della Cecinella (1),
sulla strada comunitativa che da S. Romano per Stibbio e Balconevisi
conduce a Palaja (2). Esso fu sempre compreso nel distretto di
Sanminiato insieme con le borgate e popoli di S.
Pietro a Valconevisi,
di S.
Jacopo al Colle (3),
e SS.
Cristofano e Jacopo a Scopeto,
tutte chiese riunite a questa di S. Jacopo già filiale della Pieve
antica di S.
Giovanni a Quarazana (ora
Corazzano), descritte nel catalogo del 1260 della Diocesi di Lucca,
dalla quale allora dipendeva (4). – Vedere
SANMINIATO,
Diocesi.
Il
castello di Balconevisi fu uno di quelli del contado Sanminiatese
occupati e quindi, alla pace del 1318, restituiti dai Pisani. (LELMI
Cronac.
Sanminiat.
(5))
La
parrocchia di Balconevisi conta 452 abitanti.»
[Estratto
da E. Repetti, Dizionario... cit.,
Firenze, 1833, Vol. I, p. 254]
«– Si
aggiunga – La popolazione nella parr. di S. Jacopo a Balconevisi
nel 1845 ascendeva a 560 Abit., che 550 nella Com. principale di
San-Miniato,
ed una frazione di 10 Abit. in quella di Montajone,
mentre nel 1833 contava soli 452 individui.»
[E. Repetti, Appendice, 1845, p. 21]
[E. Repetti, Appendice, 1845, p. 21]
Balconevisi, vista panoramica
Foto di Francesco Fiumalbi
NOTE E RIFERIMENTI
(1) In realtà E. Repetti confonde la Valle della Chiecinella con quella della Chiecina, sulla quale effettivamente si affaccia Balconevisi.
(1) In realtà E. Repetti confonde la Valle della Chiecinella con quella della Chiecina, sulla quale effettivamente si affaccia Balconevisi.
(2)
Anche in questo caso, E. Repetti commette un errore. La strada a cui
si riferisce non è quella che passa da Stibbio e conduce a Palaia,
bensì quella che, risalendo la Valdegola, conduce a Montaione.
(3)
In realtà si tratterebbe della chiesa dei SS. Jacopo e Filippo di
Colle,
che era situata nei pressi di Collebrunacchi, e che adesso è
scomparsa.
(4)
L'elenco delle chiese della Diocesi di Lucca, conosciuto anche come
“Estimo” fu edito per la prima volta in Domenico Bertini, Memorie
e documenti per servire all'Istoria del Ducato di Lucca,
Tomo IV, parte I, Francesco Bertini Editore, Lucca, 1818, appendice,
doc. XXVII, pp. 37-48. Una più recente edizione si deve a Pietro
Guidi, Tuscia.
Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV,
Vol. I, La
decima degli anni 1274-1280,
Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma, 1932, Appendice, pp. 243-273.
(5)
Si tratta del notaio e cronista sanminiatese Giovanni di Lemmo da
Comugnori. Al tempo in cui scrive Emanuele Repetti, il suo “Diario”
non era ancora stato stampato. La prima edizione fu inserita nella
raccolta curata da Luigi Passerini, Cronache
dei secoli XIII e XIV,
Documenti di Storia d'Italia, Vol. VI, coi tipi di M. Cellini e C.,
Firenze, 1876. Più recentemente è uscita una nuova edizione curata
da Vieri Mazzoni: Ser Giovanni di Lemmo Armaleoni da Comugnori,
Diario.
1299-1319,
Deputazione di Storia Patria per la Toscana, Documenti di Storia
Italiana, Serie II – Volume XIV, Leo S. Olschki Editore, Firenze,
2008.