INTRODUZIONE
Presso
l'Archivio di Stato di Firenze sono conservati numerosi documenti appartenenti
ad istituzioni sanminiatesi. Si tratta per la maggior parte di atti molto
antichi, che riguardano anche le comunità conventuali e monastiche che un tempo
erano presenti a San Miniato e che vennero soppresse o che comunque pervennero
alla cessazione. Fra questi troviamo anche gli atti del Monastero della SS.
Annunziata (comunemente ed erroneamente chiamato di San Martino, oggi Hotel San
Miniato), che al momento della soppressione ospitava una comunità di Domenicane.
Grazie
alla vasta catalogazione e al regesto operato nei primi anni del secolo scorso,
abbiamo preziose informazioni circa la consistenza e i contenuti di migliaia e
migliaia di documenti medievali conservati presso l'Archivio di Stato di
Firenze. E fra questi ci sono anche quelli del Monastero della SS. Annunziata
(comunemente ed erroneamente chiamato di San Martino, oggi Hotel San Miniato).
Si tratta di 6 atti sottoscritti in un arco temporale che va dal 1374 al 1451.
Va segnalato che molti dei documenti potrebbero sembrare non inerenti alla
comunità religiosa. In realtà potrebbero essere stati utilizzati per dimostrare
la proprietà di immobili al momento della loro donazione o in cui pervennero al
convento. In questa pagina, più avanti, è proposta la trascrizione integrale
dello “spoglio” dei documenti di questa comunità religiosa nata a San Miniato
nel medioevo.
IL MONASTERO DELLA SS. ANNUNZIATA A
SAN MINIATO
Il Monastero della SS. Annunziata, comunemente
ed erroneamente detto di “San Martino”, nacque nel 1503 grazie all’impegno del
Comune di San Miniato e della Compagnia della SS. Annunziata della chiesa
domenicana dei SS. Jacopo e Lucia. Col permesso del Vescovo di Lucca, decisero
quindi di ripristinare un’antica comunità di agostiniane che era sorta presso
Monte Donico (zona Cimitero di San Miniato), grazie anche all’arrivo di alcune
monache dal Monastero di Santa Cristiana di Santa Croce sull’Arno. Come luogo
fu scelto uno spazio accanto ad un oratorio fondato precedentemente dalla
Compagnia della SS. Annunziata nella Contrada di Faognana. Fu dunque costruito
il convento e venne utilizzata la vecchia chiesa, che poi fu demolita allorché
venne costruita la nuova agli inizi del ‘600 (oggi adibita a sala conferenze,
ricevimenti) sul lato opposto della strada. Successivamente le monache
abbracciarono la Regola di San Domenico, dal momento che la direzione
spirituale era svolta dai Domenicani. Il Monastero fu soppresso nel 1810 e trasformato dapprima in caserma e poi in
carcere. Oggi è sede di una struttura
ricettiva. Nel Monastero visse la monaca Maria Caterina del Mazza, morta in concetto di
santità.
Oltre alla documentazione presente
all’Archivio di Stato di Firenze, alcuni documenti sono conservati presso l’Archivio
Storico del Comune di San Miniato ed altri presso l’Archivio dell’Accademia
degli Euteleti della Città di San Miniato.
IL
VERSAMENTO DEI DOCUMENTI ALL'ARCHIVIO DIPLOMATICO
POI
CONFLUITO NELL'ARCHIVIO DI STATO
Con
motuproprio del 24 dicembre 1778, il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo
istituì il cosiddetto Archivio Diplomatico. Tale provvedimento
prevedeva l'obbligo di consegna dei documenti pergamenacei da parte degli
uffici periferici del Granducato, i Comuni, i conventi e i monasteri, nonché le
università e le opere pie. Rimase un provvedimento facoltativo per i soggetti
privati. Il versamento dei documenti all'Archivio Diplomatico fu
effettuato, infatti, dal Monastero della SS. Annunziata nel 1779. Questo
archivio confluì nel 1852 all'Archivio Centrale dell'allora
Granducato di Toscana (istituito da Leopoldo II con decreto del 30 settembre
1852), divenuto Archivio di Stato di Firenze con l'Unità d'Italia.
IL
REGESTO DEI DOCUMENTI PROVENIENTI
DAL
MONASTERO DELLA SS. ANNUNZIATA
Di
seguito è proposta la trascrizione integrale dello spoglio dei documenti
conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze, fondo Diplomatico, inerenti
il Monastero della SS. Annunziata di San Miniato, estratta dal Tomo di spoglio
n. 25.2 – Monasteri Regolari (anno 1913), consultabile
anche on-line sul sito dell'Archivio di Stato di Firenze.
I
documenti oggetto del regesto, antecedenti l'anno 1400, sono stati
digitalizzati e sono oggi disponibili per la consultazione via web. Per
ciascuno di questi è proposto anche il link alla pagina specifica.
AVVERTENZA:
per facilitare la lettura ad un pubblico più vasto possibile, le abbreviazioni
sono state tutte esplicitate. In azzurro le indicazioni del numero di carta.
[033r]
Monastero
della SS.ma Annunziata di Samminiato
[033v] [034r]
[034v] [035r]
1
14 marzo
1374 indizione XIII
Buccio
del fu ser Giovanni da San Miniato vende a Antonio di Filippo de’ Pineresi di
detto luogo compratore a nome di detto Filippo, un pezzo di terra posta a Monte
Bicchieri, descritta nei suoi confine, per prezzo di Lire 10 e Denari 8.
Fatto in
San Miniato
Copiati
dall’Imbreviatore di ser Vanni del fu ser Ferrino da San Miniato, per mano di
ser Polito del fu Cenni di detto luogo.
2
21
maggio 1377 indizione XV
Donna
Lippa del fu Brigato da Meleto, moglie di Bindo Buti da Casalino, Donna Jacopa
del fu Covero del suddetto luogo, moglie di Stefano Buti da Casalino, e donna
Piera figlia di Nuto da Firenze, moglie di Antonio del suddetto Bindo, col
consenso e licenza del medesimo Bindo, loro legittimo mondualdo, renunziano
qualunque diritto dotale, che essere possono avere sopra una casa posta a
Barbialla, venduta nel 1375 da Stefano e da Bindo fratelli, e da Antonio di lui
figlio a Giovanni del fu Jacopo da San Miniato per prezzo di fiorini 19.
Fatto in
Casalino.
Rogato
ser Ferrino del fu Casimiro da Collepatti
[035v] 3
29
Aprile 1391 indizione XIV
Piero e
Domenico del fu Bindo di Ugo da San Miniato, per sé ed a nome di Ricovero loro
fratello Vendono a Giovanni del fu Jacopo di detto luogo una casa posta in San
Miniato, descritta nei suoi confini, per prezzo di fiorini 55.
Fatto in
San Miniato.
Rogato
ser Giovanni di ser Pietro di Guccio di detto luogo.
4
7 marzo 1420 indizione XIV
Domenico del fu Pardo da Barbialla vende a ser Luca del fu Filippo di detto
luogo un pezzo di terra lavorativa posta a Barbialla descritta nei suoi
vocaboli e confini per prezzo di Lire 8.
Fatto in Barbialla.
Rogato ser Michele del fu Antonio all’Abbazia di Monte Muro (Radda in
Chianti, Siena) della Lega del Chianti.
5
31 Ottobre 1444 indizione VIII
Donna Lena del fu Francesco di Michele da San Miniato, moglie di Jacopo di
detto luogo, col consenso del suo mondualdo fa fine e quietanza e patto di non
chiedere in avvenire cosa alcuna ai suoi fratelli, nominati nella carta, di
come [036r] doveva avere
alla dote della di lei madre.
Fatto in San Miniato.
Copiato dall’Imbreviature di ser Filippo del fu ser Ricovero di detto
luogo, per mano di ser Benedetto di lui fratello.
6
30 Ottobre 1451 Indizione XV
Giovanni del fu Francesco da San Miniato confessa aver ricevuto da donna
Filippa del fu Tommaso di detto luogo, vedova di Jacopo di Giovanni (suo
secondo marito perché moglie del suddetto Giovanni) in dote di donna mea, loro
figlia, diversi pezzi di terra con casa da lavoratore, posti a Barbialla
descritti nei suoi vocaboli e confini, parte come beni del primo marito di
detta Filippa, e parte come beni del secondo, stimati in tutto fiorini 300.
Fatto in San Miniato nel popolo ei SS. Jacopo e Filippo a Pancole.
Rogato ser Niccolo del fu ser Lodovico di detto luogo.