CCCCLXIX. Come Biordo da
Perugia fu fatto capitano di parte della legha di Florensa [anno 1397]
Angelo
Ardinghi, disegno tratto dall'originale
del Sercambi,
conservato all'Archivio di Stato di Lucca
Edito in Salvatore
Bongi (a cura di), Le Croniche di
Giovanni Sercambi, Vol. 2, Tip. Giusti,
Lucca, 1892, p. 3.
Pubblicazione
ai sensi L. 22 aprile 1941, n. 633, art. 70.
Chome è stato dicto, avendo il comune di Firenza conducto Biordo da
Perugia doppo la morte del dicto messer Bartolomeo [Bartolomeo da Prato], fu il dicto Biordo facto capitano della
legna e messoli il gomfalone reale in mano. E di ciò si fede grandissima festa
et triumpho in io Fiorensa. E tucto questo fu facto per potere contastare al
dugha di Milano e suoi seguaci. Or chome le cose seguiranno si scriveranno a suo
tempo.
[omissis]
E così si rimforsa ciascuna delle parti per danificare il compagno. E
altra questi, cercha il comune di Pisa che Azzo delli Ubaldini e la brigata
della Roza si riduca a Pisa; apresso che il duga di Milano della gente del
Piamonte mandi in fine in .CCC. lande alle spese di Pisa; e simile che 'l conte
Alberigo si riducila a Saminiato con tucta la sua brigata; e tucte queste
chieste funno facte a dì 7 e 8 di luglio in 1397. E 'l comune di Luccha, per
potere riparare et per dannificare, tiene in mari a Motroni alcuno brigantino e
alquanta fantarìa per potere difendere le mercantie che quine sposano. Or chomc
la cosa seguirà si notificherà, tucto che male per li poveri, se tali brigate
si riduceno insieme, e ancho per molti ricchi. Idio provegha al meglio.
Salvatore Bongi (a cura
di), Le Croniche di Giovanni Sercambi,
Vol. 2, Tip. Giusti, Lucca, 1892, pp. 3-4.
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