DXIV. Chome la gente di
Luccha con parte di quelle di Fiorenza cavalcoron in quello di Pisa ardendo e
rubando. [anno 1397]
Angelo Ardinghi,
disegno tratto dall'originale
del Sercambi,
conservato all'Archivio di Stato di Lucca
Edito in Salvatore
Bongi (a cura di), Le Croniche di
Giovanni Sercambi, Vol. 2, Tip. Giusti,
Lucca, 1892, p. 53.
Pubblicazione
ai sensi L. 22 aprile 1941, n. 633, art. 70.
Avendo Luccha ricevuto il danno dell' arsione come dicto è, avendo
facto venire Iohanni Colonna e Paulo Orsini colle loro brigate in numero
cavalli mille, e Luccha facto raunare molti fanti guastatori e incendiarii a
cavallo, e colle brigate da cavallo di Luccha et com quelle di Sangiorgio et di
Sangiorgio piccolino incontorno di lande .CLXX. e a dì .II. octobre cavalcarono
in sul terreno di Pisa cioè a Filectoro e quello arsero, e taglonno vingne e
frutti. Nodicha, Vecchiano, Malaventra, Santamaria di Castello e tucte le terre
e ville che sono di là dal Serchio s'arse, e vingne taglonno e arsesi lo Ponte
a Serchio. E per l'ordine dato, le genti d' arme diete passònno lo Ponte a
Baldo, acostandosi verso Pisa, scaramucciando e combattendo colle brigate di
Pisa; e fanti da piò di Luccha ardendo e rubando tutto. La sera, cioè lo dicto
di tornòro allogiarsi in el borgo di Santamaria di Castello, faccendo la notte
buona guardia del Ponte a Baldo, per non potere perdere lo passo perchè il
fiume era grosso; e così steono tutta quella nocte fine a l'alba del die .III.
ottobre. Venuto il dicto dì i predicti si trassero verso il Bagno a
Montepisano. E per l' ordine dato di prendere la fortezza dal Bagno lo comune
di Luccha apparechiò bombarde, balestra, schale e altri hedificii da
combattere, con molta vietuagla e molti fanti da pie per andare la fortezza del
Bagno a Montepisano e per dare effetto d'ardere tutto quello si potea di verso
Pisa. Et così mossi di Luccha, sopravenne che le diete brigate fiorentine non restaron
di là dal monte, ma tornando si scontrònno colle genti di Luccha e con quelli
artificii, faccendo ongnuno tornare verso Luccha e vennero allogiarsi intorno a
Luccha. Et così Luccha non poteo mectere in effetto l'ordine dato, e questo fu
molto dapnno alla ciptà di Luccha. E dapoi, a dì .V. octobre, si partiono le dicte
brigate e tornòro a Saminiato.
Salvatore Bongi (a cura
di), Le Croniche di Giovanni Sercambi,
Vol. 2, Tip. Giusti, Lucca, 1892, pp. 53-54.
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