DCXLI. Come lo crocifisso
di Luccha liberò uno indemoniato alla Lastra di Fiorenza [anno 1399]
Ritorno a dire che essendo i Bianchi di Luccha abergati a dì .XV.
ogosto a Monticelli presso a Firenza, a dì .XVI. ogosto si partirono e andarono
alla Lastra, e quine dimostrò il crocifisso alcuno miracolo, che oltra le paci
che quine si fecero, che fimo assai, la divina bontà diliberò uno indemoniato.
Come lo dicto crucifisso liberò et fé' sano uno atracto in del dicto
luogo.
E simile, alle invocationi de' dicti Bianchi, gridando misericordia et
pace, il crocifisso sanò et te' libero uno atracto. E ere ve tanto la fama de'
miracoli, che tucte le circustanzie correano per abracciare il crocifizzo. E
per la molta pressa fu di necessità che la sera si partissero di quine &
vennero verso io Montelupo.
Come a Montelupo il crocifisso fé sano uno atracto.
A dì XVII ogosto giunsero a Monte Lupo, e quine adoperò il crocifisso
alcuno miracolo che fé' sano e guarìo uno actracto.
Come a Empoli il dicto crocifisso fendeo a uno Y udire.
Dapoi la sera se n'andònno a Empoli, avendo facte molte paci tra via;
e quine in Empoli dimorònno circha du die, in nel quale luogho il crocifisso
rendeo a uno sordo l'udire. E mentre che tali Bianchi dimorònno in Empoli da'
terrieri funno honorati.
Partiti da Empoli e venuti verso Sanminiato, e quine facte alcune
paci, la sera si ridussero a Santa †, avendo lassato le menti delle persone
sospese a seguire lo crocifisso. E im quel luogo riceverò i dicti Bianchi di
Luccha molto honore.
A dì .XVIII. ogosto si partirono da Santa † c vennero a di .XX. ad
albergo a Chapannori, & il comune di Lucha mandò loro incontra ad
Altopascio pane, vino, formagio & poponi in abundansia. E simile per li
nomini di Pcscia funno vizitàti ad Altopascio.
Salvatore Bongi (a cura
di), Le Croniche di Giovanni Sercambi,
Vol. 2, Tip. Giusti, Lucca, 1892, pp. 357-358.
Nessun commento:
Posta un commento