a cura di Francesco Fiumalbi
Molte delle notizie che
oggi conosciamo sulla storia medievale del territorio di San Miniato provengono da fonti
documentarie lucchesi; infatti prima che a San Miniato venisse eretta la
Diocesi nel 1622, questa era la sede episcopale di riferimento. Quindi da Lucca provengono quelle notizie in cui sono
coinvolte le istituzioni ecclesiastiche. Altre preziose informazioni,
riguardanti invece gli aspetti laici, politici, commerciali, provengono da
Firenze, a cui San Miniato fu costretta a sottomettersi nel 1370, e deducibili in molti casi da varie "cronache". Altre
notizie, certamente non meno importanti, provengono dall'Archivio Storico del Comune
di San Miniato, e qualcosa anche da Pisa.
Tuttavia un'importante fonte lucchese, molto
attendibile anche se troppo spesso relegata ad un ruolo marginale per il nostro
territorio, è rappresentata dalle Croniche
di parte de' facti di Luccha redatte da Giovanni Sercambi
(Lucca, 1348-1424), speziale, uomo politico e scrittore lucchese. Si tratta centinaia di carte manoscritte, raccolte in due cartelle, conservate presso
l'Archivio di Stato di Lucca, Raccolte e
Miscellanee, Manoscritti, nn. 107
e 108. Contengono la narrazione di episodi che vanno dal 1162 al 1408 e uno
degli aspetti più interessanti è rappresentato dalle illustrazioni,
oltre 600, di mano dello stesso Sercambi.
Dobbiamo a Salvatore
Bongi (Lucca, 1825-1899), già archivista dell'Archivio di Stato di Lucca,
l'edizione che ha proposto la divulgazione dei preziosi manoscritti nella loro
interezza (qualcosa era stato pubblicato anche da Ludovico Muratori). Un lavoro
immenso, suddiviso in 3 volumi, in cui sono proposte anche le raffigurazioni a
corredo, tratte dalle originali, attraverso un sistema di fotografia e incisione
su legno, da Angelo
Ardinghi.
Le notizie che riguardano
San Miniato e il suo territorio sono molte, a partire dalle vicende che
portarono lo scontro nel 1172 tra Firenze e Pisa da una parte e Lucca, Siena e
Cristiano di Magonza dall'altra (01). Sono riportati anche gli eventi salienti dei contrasti tra San Miniato e San Genesio (02-06), anche perché il centro di pianura era sotto il diretto controllo di Lucca e quindi è probabile che il nostro autore disponesse di informazioni di prima mano. Molto più genericamente, parla anche del
ruolo di San Miniato nell'ultimo periodo dei Vicari Imperiali (07), del
tentativo di conquista del potere da parte del ceto magnatizio in epoca
comunale nel 1308 (08), delle vicende di Uguccione della Faggiuola e di
Castruccio Castracani (09-11), dei crescenti contrasti tra Pisa, Lucca e
Firenze (12-18) e della conquista fiorentina (19). Ed ancora, del ruolo di San Miniato
quale avamposto fiorentino nei vari conflitti con Pisa (20, 23-29, 32-35) e delle
ribellioni del 1397 (21-22, 30-31, 40-41). Infine, il Sercambi riporta numerose
notizie riguardo le compagnie dei Bianchi che attraversavano la Toscana in quel tempo passando anche da San Miniato e Cigoli (36-39).
Come risulterà evidente il maggior numero di informazioni riguarda l'arco temporale di cui Giovanni Sercambi è testimone diretto, quindi della seconda metà del '300 e degli inizi del '400.
Come risulterà evidente il maggior numero di informazioni riguarda l'arco temporale di cui Giovanni Sercambi è testimone diretto, quindi della seconda metà del '300 e degli inizi del '400.
Angelo
Ardinghi, disegno tratto dall'originale
del Sercambi,
conservato all'Archivio di Stato di Lucca
Edito in Salvatore
Bongi (a cura di), Le Croniche di
Giovanni Sercambi, Vol. 1, Tip. Giusti,
Lucca, 1892, p. 3.
Pubblicazione ai sensi dell'Art. 70, L. 633/1941
Pubblicazione ai sensi dell'Art. 70, L. 633/1941
Di seguito sono riportati
i capitoli, in ordine cronologico, tratti dalle Croniche di Giovanni Sercambi e riguardanti San Miniato e il suo
territorio:
24 - CCCCLXIX. Come Biordo da Perugia fu fatto capitano di parte della legha di Florensa [anno 1397]
37 - DCXLI. Come lo crocifisso di Luccha liberò uno indemoniato alla Lastra di Fiorenza. [anno 1399]
Grazie, Francesco, per il bel regesto. Però ora che mi hai messo la curiosità verso qualcosa che conoscevo solo in citazione, mi sento in mezzo al guado, senza poter leggere il contenuto dei capitoli. Qui è praticamente impossibile trovare una copia dell'edizione Bongi (tenterò ugualmente a Milano, ma nutro poche speranze).
RispondiEliminaRossano, tra un po' metteremo anche i regesti del Villani, dello Stefani, dell'Ammirato e di Maragone... ci vorrà del tempo, ma piano piano su Smartarc sarà consultabile il quadro completo di tutte le "cronache".
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