CLII. Come li Fiorentini
fenno officio di balìa. [anno 1409]
Li Fiorentini, sentendo che lo re Lancilao era disposto a fare loro
guerra, dubitando del dicto re, ordinòrono creare uno officio di balìa di certi
ciptadini; e doppo il molto mettere a partito, s'octenne e vinsessi et fèsi
dell' infrascripti ciptadini, li quali avessero piena balìa, come à tucta la
comunità di Firenza, in tutte le cose che a guerra richiede. Li nomi de' dicti
ciptadini sono questi, cioè:
Nicolò da Uzzano,
Rosso di Piero de Rosso, fornaciaio,
Bernaba delli Agli, io
Messer Iacopo Salviati,
Piero d' Alpontuzzo Baroncelli,
Messer Bartolomeo Popoleschi,
Scholaio di Nepo delli Spini,
Iacopo di Francesco Chambii,
Lucha di Manetto da Filichaia,
Leonardo brigliaio.
Li quali, così eletti, ordinarono et diliberònno molte cose, delle
quali alcuna se ne noterà. E prima che della ciptà di Pisa si traesseno et
mandassensi a Firenza a' comuni .LXXXV. per centonaio. E molti per tal chagione
s'asentarono; e simile della ciptà di Arezzo, Pistoia, Prato, Saminiato e
Volterra et d' altre loro terre per sospetto, metendo tale a Pisa, tale ad
Arezzo, e tale altro'; disponendo mandare per tucte loro terre huomini a difesa
et commissari, per potere riparare contra il dicto re. E simile mandolino a
Siena messer Christofano delli Spini, a Cortona messer Iacopo Gianfìgliassi, e
a tutte terre a loro racomandate, overo collegate, mandolino commissari, acciò
che nulla si facesse che potesse tornare dapno della comunità di Firenza. E
questo missero in effetto et così dispuosero di tucte terre a loro soctoposte,
e più che fecero loro capitano generale di tucte genti d' arme Malatesta
signore di Pesoli, e in Firenza fenno officiale di balia. E a questo modo fu
principiato i loro schampo.
Salvatore Bongi (a cura
di), Le Croniche di Giovanni Sercambi,
Vol. 3, Tip. Giusti, Lucca, 1892, pp. 148-149.
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