↖ INDICE S. MINIATO NELLA CRONICA DOMESTICA DI DONATO VELLUTI
08 [anno 1369]
L’imperatore lascia propri vicari a Pisa, Lucca e San Miniato
«[…] Essendo anche il detto Imperadore in
Lucca, e avendo promesso a' Lucchesi lasciarli liberi, niente di meno essendo
in Lucca ambasciadori di messer Galeasso e di messer Barnabò tiranni di Melano,
i quali ciascheduno di per sé procacciava d'esser fatti vicarii suoi di Pisa,
Lucca e Saminiato, promettendo ciascheduno grandissime quantità di
moneta, e egli dando a ciò audienza, e alcuni dissono ch'e l'avea privilegiate a messer Barnabò, e
veramente gli venia fatto, essendo lo 'mperadore vago di moneta, se non fosse
il Cardinale che lo storpiava; ed oltre a ciò anche il Papa gli mandò
ambasciadori, e scrisse dolendosi, sì che per essa cagione rimase; onde di
giugno 1369 fermò l'accordo co' Lucchesi, essendo rientrato dentro ogni maniera
di gente, lasciandoli liberi, e avendo fiorini cinquantamilia, o vero Cm, in
più paghe, de' quali ne promise il Comune di Firenze a richiesta de' Lucchesi
fiorini XXVm in Vinegia a lui dare in persona: [...]»
La Cronaca Domestica di Messer Donato Velluti,
scritta fra il 1367 e il 1370 con le addizioni di Paolo Velluti, scritte fra il
1555 e il 1560, a cura di
Isidoro del Lungo e Guglielmo Volpi, G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1914, pp.
276-277.
Domenico Maria Manni, Cronica
di Firenze di Donato Velluti. Dall'anno MCCC in circa fino al MCCCLXX,
stampata in Firenze nel 1731. Frontespizio.
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