a
cura di Francesco Fiumalbi
L’AUTORE
E L’OPERA In
questa pagina è proposto il regesto degli Annali
di Bartolomeo Fiadoni, conosciuto anche come Tolomeo da Lucca o Ptholemaus Lucensis.
Nato a Lucca intorno al 1240 e morto nel 1327, cominciò la redazione
dei suoi Annali
intorno al 1300, da una parte riportando esplicitamente notizie
contenute nelle due cronache Gesta
Lucanorum e
Gesta
Florentinorum,
e dall’altra narrando fatti ed episodi a lui contemporanei,
specialmente dal 1260 in avanti. Interessanti, inoltre, anche le
notizie che egli ebbe modo di documentare attraverso il Registrum
Civitati
del Comune di Lucca, una sorta di raccolta dei documenti diplomatici,
che secondo Salvatore Bongi andarono distrutti durante l’incendio e
il sacco della Camera di Lucca ad opera dei Pisani guidati da
Uguccione della Faggiuola nel 1314 o dalle distruzione compiute dalle
masnade di Lodovico il Bavaro nel 1329 [S. Bongi, Archivio
di Stato di Lucca. Inventario a Stampa. Vol. 1,
Lucca, p. 30].
L’opera
originale è costituita da vari manoscritti. Quelli utilizzati
nell’edizione critica curata da Schmeidler sono conservati presso
la Biblioteca Statale di Lucca, contrassegnati dai numeri d’archivio
rispettivamente n. 1638 e n. 1733.
EDIZIONI
La prima edizione in assoluto fu stampata in Lione nel 1619, dal
titolo: Ptolemaei Lucensis, Epscopi Torcellensis annalas, ab anno
Salutis. MLX ad MCCCI nunc primò in lucem editi, Lugduni, 1619.
Altre edizioni furono contenute in Maxima Bibliotheca Veterum
Patrum et Antiquorum Scriptorum Ecclesiasticorum etc, Tomo XXV,
Lione, 1677 e in L. A. Muratori, Rerum Italicarum Scriptores,
Tomo XI, Milano, 1729.
Le
edizioni a cui fa riferimento il regesto sono due: C. Minutoli (a
cura di), Annales Ptolemaei Lucensis ab anno MLXI ad an. MCCCIII,
in AA.VV., Cronache dei secoli XIII e XIV, Documenti di Storia
Italiana, R. Deputazione sugli Studi di Storia Patria per le Province
di Toscana, dell’Umbria e delle Marche, G. P. Viesseux, Firenze,
1876; B. Schmeidler (a cura di), Tholomei Lucensis Annale,
Die Annalen des Tholomeus von Lucca in doppelter fassung nebst
teilen der Gesta Florentinorum und Gesta Lucanorum, «Monumenta
Germaniae Historica», Scriptores Rerum Germanicarum, Nova Series,
Tomo VIII, Berlino, 1930.
NOTIZIE
DI SAN MINIATO Per quanto riguarda specificatamente le notizie
sanminiatesi, Bartolomeo Fiadoni riporta innanzitutto l'episodio,
citando le Gesta Lucanorum, circa la distruzione di San
Miniato e di Montarcone (nei pressi di Montebicchieri) operata dai
Lucchesi, alleati di Cristiano di Magonza, l'anno 1172 [01/09].
Ancora dalle Gesta Lucanorum, la notizia della riedificazione
del borgo di San Genesio, operazione osteggiata dai Sanminiatesi nel
1284 (secondo le Gesta Lucanorum nel 1288) [02/09].
Dalle Gesta Lucanorum e dalle Gesta Florentinorum,
anche la riedificazione di San Genesio nell'anno 1197, a cui seguì
una nuova distruzione da parte dei Sanminiatesi [03/09]. Dal
Registri Civitati provengono invece i trattati di pace fra
Lucchesi e Sanminiatesi a proposito della controversia nata per il
controllo di borgo San Genesio nel 1200 [04/09] e nel 1206
[05/09]. Nonostante questi accordi, nel 1248 i Sanminiatesi
distrussero il borgo, come riportato da entrambe le Gesta
[06/09]. Interessante poi la notizia della ribellione dei
Sanminiatesi ai Lucchesi (non è chiaro se i Lucchesi si fossero
posti a controllo della Rocca), approfittando di una incursione dei
Pisani nelle terre del Medio Valdarno Inferiore, all’epoca
controllate dai Lucchesi [07/09] che pochi anni prima avevano
edificato le cosiddette “terre nuove” di Castelfranco e Santa
Croce sull’Arno. Inoltre riporta l’adesione dei Sanminiatesi ad
una lega Guelfa, costituitasi esplicitamente contro i Pisani, nel
1274 [08/09]. Infine, l’ultima notizia che riguarda il
nostro territorio, è la presenza a San Miniato del Vicario Imperiale
Rodolfo di Hoheneck, a proposito del suo ruolo nelle vicende che
portarono alla distruzione di Pescia da parte dei Lucchesi nell’anno
1281 [09/09].
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